Labotarori

L'ANATOMIA DELLE IMMAGINI, LA PRATICA DEL CORPO SOTTILE

Lezioni laboratoriali condotte da Simona Perrella 

La lezione sarà un cantiere aperto di esplorazione in cui
creare un ponte di condivisione di pratica, esperienza e poetica.
L’obiettivo sarà quello di risvegliare lo stato percettivo del corpo, agendo con dolcezza sui nodi e sui punti intrigati per ritrovare un corpo morbido ed adattabile a varie tipologie di movimento e di ricerca.
Il training proposto richiederà concentrazione ed abbandono: all’ordine delle priorità ci sarà la ricerca di morbidezza, armonia e fluidità ma nello stesso tempo l’obiettivo di una costruzione di radicatezza e solidità, attenzione alla struttura ed all’affinamento dello strumento espressivo.
Le informazioni proposte, derivanti soprattutto dalla tecnica Release e Floorwork, avranno la loro origine in un lavoro focalizzato sulla consapevolezza del movimento. Si partirà, dunque, da un lavoro lento e guidato per preparare il corpo a sequenze dinamiche variegate al fine di risvegliare l’intelligenza creativa ed istintiva. 

Il laboratorio è aperto a danzatori professionisti, giovani allievi, attori, mimi, performer, amatori, appassionati, e chiunque sia interessato (purché abbia già una minima esperienza di pratica corporea)


CONTACT IMPROVISATION

(Laboratorio condotto da Mela Belletto)


Quando avviene il contatto?
In che modo posso abbandonare le mie aspettative e godere del momento presente? E quando l’intenzione modifica e pone al centro della danza nuove domande?Sono queste alcune delle domande su cui indagheremo cercando di raggiungere uno stato di rilassamento profondo per poi esplorare diversi modi di incontrare l’altro e di sperimentare il contatto. Lavoreremo sul tono muscolare, sulla fluidità del movimento e sulla connessione con l’altro per arricchire di nuova creatività la nostra danza.Si consigliano ginocchiere e abbigliamento comodo



ATTRAVERSO LO SPAZIO

LABORATORIO DIRETTO DA DIANA MAGRI



Che spazio stiamo generando? Cosa possiamo creare insieme? La mia danza può nutrirsi dell’altro? In che modo? La presenza e la danza sono creatrici di spazio. Il laboratorio ha origine dall’incontro di diverse discipline artistiche e ed è luogo di esperienze, espressioni, esplorazioni nelle relazioni. Al principio, grazie agli elementi primari del movimento, peso, direzione, ritmo, e della psicofisiòlògia, immaginazione e percezione, andiamo ad affinare la coscienza delle nostre tensioni corporee per sviluppare la danza che è già insita nella nostra postura: la danza nasce dal sentire. Nel percorso proposto è sostenuta e incentivata la ricerca del movimento intuitivo, non addomesticato, per poter sperimentare coscienza e libertà, aumentando il proprio immaginario e quindi le possibilità di movimento e gestualità. Ponendo attenzione al come, come sento, come percepisco, si sviluppano diverse qualità di movimento da cui sorgono diversi spazi. Infatti partiamo dall’idea dello spazio non dato ma creato dalle relazioni, che possono essere fra le parti del corpo e fra le persone. Queste relazioni sono il cuore della ricerca proposta che procede fino al raggiungimento di piccole creazioni corali. A coppie, in terzetti, in gruppo, il lavoro si svilupperà per costruire composizioni e strutture d’insieme nella relazione con gli altri: il cerchio, il quadrato, la fila e cosa avviene in queste relazioni spaziali così diverse. Sono previsti dei momenti di percorso meditativo all’aperto.


DENTRO IL MOVIMENTO

Laborario di Metodo Feldenkrais® diretto da Marco Franceschelli





Per essere veramente consapevoli del proprio corpo occorre essere consapevoli da un lato delle sue rigidità e dall'altro delle sue potenzialità. Con queste lezioni ci proponiamo di preparare non solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente ad entrare il più possibile nella percezione profonda di sè, cercando una qualità di ascolto utile sia per la relazione con se stessi che con gli altri. Attraverso semplici sequenze andremo a destrutturare tutte quelle abitudini motorie che per la loro meccanicità hanno perso efficacia anche nello stesso gesto quotidiano e rappresentano una zavorra ancora più evidente quando ci relazioniamo con un movimento creativo






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